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Accade oggi: Senna testa una Cart

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Accade oggi: Ayrton Senna e il test con una monoposto CART – dicembre 1992 Nel dicembre del 1992, Ayrton Senna salì per la prima e unica volta su una vettura del campionato CART. Il test si svolse al Firebird Raceway, vicino a Phoenix, grazie all’invito di Emerson Fittipaldi, allora pilota del team Penske. Senna era al volante di una Penske PC-21, dotata di motore Chevrolet Indy V8 turbo da circa 750 CV e cambio manuale a 6 rapporti, caratteristiche ben diverse dalle monoposto di Formula 1 a cui era abituato. Il tre volte campione del mondo si adattò immediatamente alle nuove condizioni: nonostante la maggiore fisicità richiesta dalla guida e l’assenza di aiuti elettronici avanzati, Ayrton si dimostrò competitivo già nei primi giri, girando su tempi vicini a quelli di Fittipaldi. Questo test arrivò in un momento di frustrazione per Senna, deluso dalla superiorità delle Williams-Renault in F1 e dall'incertezza sul futuro della McLaren. Sebbene non abbia mai corso nel cam...

Recap griglia Indycar 2025

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News di giornata F1

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Raccolta delle principali news di giornata: Ferrari ufficializza la data di presentazione della monoposto 2025 di Leclerc e Hamilton: sarà il 19 febbraio, il giorno successivo alla presentazione delle livree di tutti i team a Londra. Sempre a proposito di Ferrari, il 21 gennaio (meteo permettendo) dovrebbe essere la data del debutto di Hamilton in rosso, in quel di Fiorano: l'inglese guiderà la F1-75 del 2022. Red Bull: dopo l’annuncio di ieri della separazione con Perez, oggi ha fatto sapere di aver promosso Liam Lawson. Probabile l’ingaggio di Hadjar cin VCARB. Mercedes: dopo le voci durante il finale di stagione, adesso il team anglo-tedesco conferma di aver messo sotto contratto Valtteri Bottas come terzo piloti. Per il finlandese si tratta di un ritorno dopo gli anni passati al fianco di Lewis Hamilton.

Indycar 2025: Daly con Juncos

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Juncos Hollinger completa la line-up 2025: dopo l’ingaggio del giovane Sting Ray Robb, arriva l’annuncio del veterano Conor Daly. Daly, che aveva già corso con Juncos nelle ultime gare del 2024 in sostituzione dell’argentino Agustin Canapino, ha lasciato il segno conquistando un podio nella gara 1 al Milwaukee Mile. Le parole di Daly: “Sono entusiasta di unirmi al team JHR per l’intera stagione della NTT IndyCar Series 2025. Dopo le emozioni e il successo del 2024, inclusa Milwaukee, questo passo è perfetto. Ringrazio Ricardo e Brad per la fiducia riposta in me, mentre intraprendo questa fase di rilancio della mia carriera. Non vedo l’ora di lottare per podi e vittorie con questo incredibile gruppo. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo: è stato uno sforzo collettivo, e continueremo a costruire su questo slancio.” Con l’esperienza di Daly e l’energia del giovane Robb, Juncos Hollinger Racing si prepara a una stagione 2025 piena di ambizioni e determina...

Perez - Red Bull: addio con effetto immediato

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Sergio Perez e Red Bull si separano dopo 4 stagioni. Il messicano lascia il team austriaco con effetto immediato: per lui niente ruolo da ambasciatore del brand come inizialmente ipotizzato.

Indycar 2027: nuovo telaio in galleria

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Penske e Dallara: primi test per la IndyCar 2027 Come riportato da Racer.com, Penske Entertainment e Dallara hanno iniziato i test in galleria del vento sul modello in scala della nuova IndyCar 2027. Dopo i primi rendering virtuali mostrati ai team lo scorso ottobre, il progetto ha compiuto un importante passo avanti verso il futuro della serie. I test, condotti presso le strutture Dallara, mirano a perfezionare forme e concetti aerodinamici, seguendo un processo simile a quello della DW12 introdotta nel 2012. Con due anni di sviluppo davanti, Penske e Dallara hanno tempo per ottimizzare ogni dettaglio della nuova vettura. Per ora, nessuna immagine è stata rilasciata, ma il futuro della IndyCar si preannuncia promettente. Fonte: Racer.com

Pagelle F1 2024: parte 6

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McLaren: 9,5 Norris: 9 Piastri: 8 Se ad inizio 2023 qualcuno avesse detto ad Andrea Stella che l’anno successivo avrebbe vinto il titolo costruttori con McLaren, sicuramente lo avrebbe preso per pazzo, visto dove si trovava il team Papaya in quel frangente. La Mcl38 si è dimostrata sin da subito competitiva, ma gli upgrade di Miami sono stati fondamentali: in quel Gp Norris è riuscito finalmente a passare per primo sul traguardo, e da quel momento la vettura di Woking è stata il punto di riferimento per tutti, fino al coronamento del titolo costruttori. Se c’è qualcosa da ridire sul team inglese, sicuramente riguarda la gestione dei piloti: spesso non è stato chiaro se ci fosse una prima o una seconda guida in McLaren (lo stesso TP Stella ha confermato di non volere una situazione simile nel suo garage), ma questa “indecisione” potrebbe aver portato via alcuni punti nel campionato piloti a Norris. Con il senno di poi, sarebbe cambiato davvero poco, ma siamo sicu...