Santino Ferrucci conquista la sua prima pole position sul circuito di Portland, regalando la prima posizione a AJ Foyt dopo 10 anni. Subito dietro di lui Power, Palou che fino all’ultimo ha provato a portargli via la pole, poi Lundgaard, e chiudono la fast six Kirkwood e Rahal che però subiranno una penalità di 6 posizioni in griglia per la sostituzione del motore. Fuori dalla fast six Newgarden, Herta e Dixon che mancano l’appuntamento con la pole ma si piazzano nelle prime sei file. Il più deluso di tutti è sicuramente Scott Mclaughlin che non riesce a superare il primo round, rimanendo tagliato fuori nonostante si fosse mostrato in forma durante le due sessioni di prove chiudendole in prima posizione. Appuntamento a domani sera alle 21:20 per i 110 giri del Gp di Portland.

Lando Norris spodesta il re d'Olanda Max Verstappen, prendendosi la pole piazzandosi davanti proprio al campione del mondo in carica. In seconda fila Piastri, Russell, poi Perez, Leclerc che limita di danni con la massima prestazione possibile per la Ferrari qui. Chiudono la top 10 Alonso, Albon con un'ottima Williams, Stroll e Gasly. In Q2 eliminati a sorpresa Hamilton e Sainz, con il madrileno che paga sicuramente il poco tempo trascorso in pista durante le FP a causa dei danno al cambio e del meteo poco favorevole. Adesso non resta che aspettare la gara di domani per vedere i reali valori in pista, e se Norris riuscirà a tenere la prima posizione alla fine del primo giro.

Il 24 Agosto 2015, moriva Justin Wilson. Il pilota britannico ha corso in F1 con Minardi e Jaguar, Formula E e Indycar, categoria in cui Justin ha trovato la morte. Era il 23 agosto 2015, e l'Indycar faceva tappa sullo speedway di Pocono Raceway. A 21 giri dal termine Sage Karam va a muro, e alcuni detriti impattano violentemente sul casco di Wilson che si trovava in 13° posizione. Il pilota inglese perse subito conosceva, e fu trasportato subito in ospedale in stato di coma. Justin mori il giorno successivo a seguito delle ferite riportate.

Sessione di FP3 condizionata dalla pioggia e interrotta a causa della bandiera rossa. Dopo circa 15 minuti dall'inizio, violento botto di Logan Sargeant, che mette a muro la sua Williams con un principio di incendio, illeso il pilota americano. Conseguenza dell'incidente di Sargeant, la direzione gara espone la bandiera rossa, per rimuovere la macchina, i detriti, e riparare le barriere. Bandiera rossa che persiste fino agli ultimi minuti, quando ai piloti viene concesso un unico giro lanciato su pista bagnata. Gasly, Magnussen e Bottas si prendono la loro giornata di gloria chiudendo in testa questa sessione, per quanto riguarda i top driver Norris 4°, Piastri 7°, Sainz 10°, Russell 13°, Hamilton 15°, Leclerc 16°, Verstappen 17°, Perez 20°. Appuntamento alle 15 per la lotta alla pole.

Il 24 agosto 2003 si disputava il Gp di Ungheria di F1. Quel week end segnò l’affermazione di Fernando Alonso come talento puro. Il pilota spagnolo infatti dominò il fine settimana, conquistando la pole al sabato, e imponendo il suo ritmo nella gara di domenica, senza che nessuno sia riuscito ad impensierirlo. Fu la prima vittoria per lo spagnolo, poi campione del mondo nel 2005/06.

George Russell chiude in prima posizione le FP2 del GP d'Olanda a Zandvoort, seguito da Piastri, poi Hamilton e il compagno Norris. In quinta posizione Verstappen poi Alonso, Tsunoda, Magnussen, Leclerc, e Albon su una buona Williams. Team che si buttano immediatamente in pista per recuperare il tempo e i dati persi durante le FP1 bagnata. I piloti svezzano subito la pista con gomma M e H, per poi passare alla simulazione qualifica con gomma Soft. A 17 minuti dall'inizio Hulkenberg va a muro causando bandiera rossa; nel frattempo Sainz rientra ai box per un problema alla trasmissione, sessione finita per lui. Sulla simulazione qualifica bene sia Mclaren che Red Bull, leggermente più staccata Mercedes, e in coda ai top team Ferrari. A circa 25 minuti dal termine iniziano le prime prove di passo gara, mettendo in mostra una straordinaria Mclaren con entrambi i piloti che provano con gomme diverse, poi Red Bull con Verstappen, disperso Perez. Da valutare sia Mercedes che Ferrari, ...