Che spettacolo il WEC


Ebbene sì, dopo mesi di preparazione, organizzazione e trepidazione dovuta all'emozione di assistere finalmente ad una gara del WEC dal vivo, è tutto finito.
I sentimenti che provo sono contrastanti, perché c'è un po' di amarezza per il risultato delle Ferrari, e soprattutto per come è arrivato; ma d'altra parte il WEC offre spettacolo in pista e fuori, ma andiamo per ordine.
In arrivo il giovedì si presenta subito una sessione di autografi con tutti (si tutti) i piloti impegnati nella gara del mondiale Endurance.
L'evento, presentato da Carolina Tedeschi e Nicola Villani, ha tenuto impegnati tutti i fan nel pomeriggio, e ci ha dato l'opportunità di vedere dal vivo i piloti.
Ma ovviamente i tifosi erano troppi, e il tempo poco, e qualcuno (come me) è rimasto a bocca asciutta il giovedì.
Ma nulla è perduto: il WEC offre a chiunque lo voglia, con un sovrapprezzo davvero minimo all'abbonamento dei tre giorni di gara (con cifre davvero abbordabili) di poter ottenere l'accesso al paddock.
Il venerdì mattina infatti, di corsa nel paddock, per cercare piloti ingegneri e team principal.
Le persone nel paddock sono state davvero tutte molto disponibili a fermarsi a parlare con noi, per farsi un selfie oppure un autografo (le eccezioni ci sono sempre, qualcuno fugge via o si nasconde, ma fortunatamente è solo una minuscola parte).
In particolar modo, un ringraziamento ai piloti Ferrari che non hanno mai lesinato del tempo per dedicarsi alle centinaia di fan che li aspettavano in uscita dalle hospitality.
Persino Coletta è stato ben disponibile per un selfie e degli autografi, nonostante il gran da fare che li attendeva.
A proposito di lavoro in pista, il tracciato di Imola offre spettacolo in ogni punto di osservazione.
Si perché, al contrario della F1, con il biglietto di accesso al circuito per il WEC, tutti i fan hanno la libertà di scegliere da dove vedere le sessioni: alle reti del tamburello, alle tribune della Tosa, oppure alle acque minerali, alla variante Gresini, Rivazza o le tribune sul rettilineo principale.
Tutto il circuito è a disposizione dei fan.
Ma veniamo alle cose importanti, i risultati sportivi.
La lotta in Hypercar è sembrata sin da subito aperta a diversi team, Porsche, Ferrari, Toyota, ma anche BMW sembrava messa abbastanza bene nelle libere.
Purtroppo ancora male Isotta Fraschini, e Lamborghini che ancora non riesce a trovare la quadra della propria LMDH.
In LMGT3 a svettare in qualifica è stata la Porsche N. 92, ma il vero spettacolo è stata la qualifica delle Hypercar: Ferrari riesce a piazzare le proprie tre macchine nelle prime tre posizioni!
La 50, la 51, e la 83 preparata da AF Corse, monopolizzano la prima parte della griglia di partenza, accompagnate da un boato del pubblico al giro veloce di Antonio Fuoco sulla 499P n. 50.
La gara inizia bene, con le tre Ferrari che mantengono la testa del gruppone, con la sola variazione della 51 che prende la seconda posizione sulla 83.
Fino ai pit la situazione rimane stabile, ma dopo il primo giro di soste, il gruppo si sgrana, e i doppiaggi non lasciano spazio ad errori.
Le Ferrari tengono testa bene alle agguerrite Porsche e Toyota, fino a metà gara circa: uno forte scroscio d'acqua si abbatte sulla parte alta del circuito, lasciando metà pista umida e metà pista bagnata. Vedendosi in difficoltà, la Toyota fa rientrare i propri piloti per le gomme Wet, mentre Ferrari resta in pista con tutti e 3 gli equipaggi (nell'ordine 50, 51, 83).
Peccato che la pioggia insisterà sul tracciato del Santerno per un'altra ora, costringendo le Ferrari ad un pit per le Wet, quando ormai era troppo tardi. La Toyota n. 7 si avvia così verso la vittoria, seguita fino all'ultimo dalla Porsche n. 5 e dalla 6.
Si piedi del podio la 50 autrice della pole, che riesce a superare la Toyota n. 8 grazie ad un lungo, ma è una magra consolazione dopo quando visto al sabato e nella prima parte di gara.
Strategia davvero suicida della Ferrari, che poteva differenziare le strategie, rischiando con una vettura, ma mettendo al sicuro un podio almeno con una tra la 50 e la 83.
In LMGT3 vince la BMW del team WRT n. 31, seguita dalla 46 di Rossi.
Terza posizione per la Porsche n. 92 autrice della pole, e anche nelle GT3 ai piedi del podio troviamo una Ferrari, la 296GT3 n. 55.
Nonostante il disappunto sul risultato, torno a casa con il sorriso sul volto, felice per lo spettacolo a cui ho assistito, un campionato non troppo seguito, ma che merita tantissimo, ben organizzato e poco superbo rispetto alla F1.
In più come sempre grazie ai Club Ferrari, ho conosciuto persone fantastiche che mi hanno fatto sentire a casa ogni momento, e soprattutto mi hanno messo ancora più voglia di vedere un'altra gara Wec, magari il prossimo anno...
Si, ci penserò....
PS: seguire il mio profilo Instagram, arriveranno altre foto e video direttamente da Imola 🥳

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