Briefing Motorsport: il funzionamento del turbo
Dal 2014, il regolamento tecnico di F1 prevede l’inserimento del turbo nelle Power Unit di F1.
Lo stesso viene anche utilizzato nei principali campionati automobilistici mondiali, come il WEC, WRC o Indycar.
Il turbo funge da "spinta extra" per il motore, un po’ come quando soffiamo in una cannuccia:
più forte si soffia, più aria entra!
Allo stesso modo, il turbo "soffia" aria compressa nel motore, consentendo l’immissione di un maggior quantitativo di miscela aria/benzina nella camera di combustione, aumentando così le prestazioni in potenza e accelerazione, e risultando più efficiente.
Ma come funziona esattamente?
Lo stesso viene anche utilizzato nei principali campionati automobilistici mondiali, come il WEC, WRC o Indycar.
Il turbo funge da "spinta extra" per il motore, un po’ come quando soffiamo in una cannuccia:
più forte si soffia, più aria entra!
Allo stesso modo, il turbo "soffia" aria compressa nel motore, consentendo l’immissione di un maggior quantitativo di miscela aria/benzina nella camera di combustione, aumentando così le prestazioni in potenza e accelerazione, e risultando più efficiente.
Ma come funziona esattamente?
Il cuore del sistema turbo è una turbina azionata dai gas di scarico del motore.
Man mano che il motore lavora, produce gas di scarico ad alta temperatura e pressione.
Questi gas vengono spinti all’interno di una girante, messa in rotazione dall’energia cinetica dei gas di scarico: la turbina trasforma questa energia da cinetica a meccanica, mettendo in moto un compressore (collegato tramite un alberino) che comprime l’aria e la immette all’interno del collettore di aspirazione.
In questo modo viene sfruttata l’energia dei gas di scarico che altrimenti andrebbe persa.
Il turbo, quindi, consente di migliorare le prestazioni e l’efficienza dei motori senza aggiungere peso eccessivo, grazie a un sistema relativamente semplice.
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