Dati dell'ultima gara disputata in Cina: era ormai il 2019, le Mercedes dominavano, Leclerc aveva appena debuttato in Ferrari e Verstappen aveva solamente 5 vittorie all'attivo.
La monoposto di Maranello ha dimostrato di aver centrato in pieno gli obiettivi posti all’inizio del suo sviluppo: una macchina relativamente facile da guidare, che risponda bene ai cambiamenti di setup, e che abbia buoni margini di miglioramento attraverso pacchetti di aggiornamenti. Tutte caratteristiche che la sua progenitrice, la SF-23 non aveva, quindi non era scontato il raggiungimento di questi obiettivi. In questo inizio di stagione si sono raccolti una discreta quantità di dati, fra test e primi due GP, atti sia a confermare quanto di buono fatto, ma anche a sottolineare pregi e difetti tecnici della rossa. Uno dei “difetti” venuti fuori durante l’ultimo week end Arabo, è stato sicuramente un posteriore che non trasferisce abbastanza energia alla gomma, generando dei fastidiosi scivolamenti che renderebbero difficoltosa la gestione gomme negli stint di gara. Ora non è dato sapere se il problema sia relativo ad un carico aerodinamico mancante al posteriore, una sospensi...
Secondo dei recenti rumors, la FIA avrebbe chiesto a Mercedes di fornire la pompa di benzina factory della casa tedesca, per confrontarla con quella usata dai “clienti” Mclaren. Non è dato sapere quale sia il motivo di tale richiesta, ma tornano alla mente le parole di Leclerc dopo il GP dell’Emilia Romagna: “…riguardando i dati c’è qualcosa che la Red Bull e la Mclaren fanno di strano con la strategia motore…perdiamo tempo nel rettilineo di partenza, perdiamo tutto lì” Il monegasco in quel frangente si riferiva in maniera principale alla gestione dell’ibrido, ma alla luce di questa indiscrezione, le sue parole potrebbero iniziare a suonare come un campanello di allarme. Che la FIA si sia insospettita della velocità McLaren, o qualcosa non risulta dai dati? Staremo a vedere.
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