Ungheria, Ferrari smarrita, ottimo Leclerc
Charles Leclerc in Ungheria ha dato l'ennesima dimostrazione del suo talento.
Stint su gomma H in cui era il più veloce in pista con quella mescola, Stint però finito troppo presto per una strategia ancora incomprensibile di Ferrari che lo ferma per completare la gara su gomma M quando poteva benissimo allungare ancora lo stint, visti i tempi, e per avere gomma più fresca nella parte finale della gara.
Il suo passo gara acquisisce ancora più valore alla luce del botto in FP2 (colpa sua, come lui stesso ammette) in cui non ha potuto effettuare la simulazione a dispetto del suo compagno di squadra.
Arrivato quarto, ai margini di un podio che non era poi così lontano, con una SF24 che appare comunque smarrita, nonostante le modifiche e il tracciato in parte "amico".
Partito sesto, arriva davanti al suo compagno di squadra, un Sainz stranamente anonimo (sesto), visto il suo momento di forma e la capacità di trarre il massimo potenziale da una macchina sotto performante.
Due parole su Ferrari:
c'è tanto lavoro da fare, con Vasseur che ha fatto sapere di alcune riorganizzazioni nel reparto corse Ferrari.
La rossa come quarta forza è solamente la versione sbiadita del team di inizio stagione capace di insidiare Red Bull, mentre adesso fatica ad arrivare davanti a Mercedes, con Mclaren e Red Bull imprendibili per la rossa.
Sul lungo termine la situazione non è assolutamente delle migliori...
Stint su gomma H in cui era il più veloce in pista con quella mescola, Stint però finito troppo presto per una strategia ancora incomprensibile di Ferrari che lo ferma per completare la gara su gomma M quando poteva benissimo allungare ancora lo stint, visti i tempi, e per avere gomma più fresca nella parte finale della gara.
Il suo passo gara acquisisce ancora più valore alla luce del botto in FP2 (colpa sua, come lui stesso ammette) in cui non ha potuto effettuare la simulazione a dispetto del suo compagno di squadra.
Arrivato quarto, ai margini di un podio che non era poi così lontano, con una SF24 che appare comunque smarrita, nonostante le modifiche e il tracciato in parte "amico".
Partito sesto, arriva davanti al suo compagno di squadra, un Sainz stranamente anonimo (sesto), visto il suo momento di forma e la capacità di trarre il massimo potenziale da una macchina sotto performante.
Due parole su Ferrari:
c'è tanto lavoro da fare, con Vasseur che ha fatto sapere di alcune riorganizzazioni nel reparto corse Ferrari.
La rossa come quarta forza è solamente la versione sbiadita del team di inizio stagione capace di insidiare Red Bull, mentre adesso fatica ad arrivare davanti a Mercedes, con Mclaren e Red Bull imprendibili per la rossa.
Sul lungo termine la situazione non è assolutamente delle migliori...
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