Analisi Telemetrie Gp del Giappone

Charles Leclerc ha messo in mostra tutta la sua classe nella gestione della gomma media nel primo stint di gara. Proprio la gestione gomma è un po’ il tallone d’Achille del monegasco (specie nei primi anni), ma sicuramente Charles ha dato tutto se’ stesso per gestire la gomma per poter mettere in atto il “plan C”, sarebbe a dire concludere il Gp del Giappone con una sola sosta. Nel grafico in alto possiamo vedere il confronto tra il passo gara di Verstappen (linea blu) e quello del n. 16 della Ferrari (linea rossa). Possiamo vedere come la linea che rappresenta i tempi sul giro del monegasco tenda a scendere (ad eccezione della piccola uscita di pista che gli ha fatto perdere qualche secondo), fino ad avvicinarsi di molto ai tempi dell’olandese, salvo poi l’entrata ai box del campione del mondo. Questo è anche sinonimo di una SF24 estremamente bilanciata e versatile, che non mangia le gomme, ma anzi è molto “gentile” su di esse, in modo tale da non bruciarle dopo pochi giri (vedi alla voce SF23). La stessa cosa si può dire nel confronto con Sainz (linea bianca), nel grafico sotto. Le due linee dei tempi sono molto vicine inizialmente, ma poi Carlos riesce a mantenere per qualche giro un ritmo superiore, forse in vista proprio del pit. Anche qui stessa considerazione di prima: la linea di Charles successivamente al pit di Carlos tende sempre a scendere, e su una pista probante sotto l’aspetto del degrado gomma non può far altro che rendere ottimisti per il resto della stagione. Ultima considerazione: gli avversari diretti, inclusa Red Bull, hanno portato dei pacchetti di aggiornamento a Suzuka, mentre la SF24 corre praticamente con la stessa specifica da inizio campionato. Se con l’update di Imola le cose miglioreranno ancora, allora sarà la conferma di aver imboccato la strada giusta.

Commenti

Post popolari in questo blog

Pronti i primi sviluppi per la SF-24

Fia chiede chiarimenti