Pagelle di (quasi) metà stagione Parte 2


-Haas: la squadra USA è il miracolo sportivo del 2024, settima a 27 punti davanti a team che sulla carta dovevano surclassarla. L’ultimo step evolutivo della VF24 (uscito dalla stessa galleria del vento/simulatore Ferrari) ha reso la monoposto con telaio Dallara una temibile avversaria per la zona punti. Piloti che massimizzano sempre il risultato, oppure fanno collezione di penalità (ogni riferimento a un Magnussen è puramente casuale), ma che lasceranno il team a fine anno, per poi accogliere Bearman e Ocon.
Voto 5,5
-Racing Bulls: meriterebbe il 2 solo per il nome del team, ma il team di Faenza era chiamato ad essere un outsider per la zona subito sotto il podio, visto il progetto direttamente derivato dalla RB19, ma questo non è mai successo. Resta comunque un team che va costantemente a punti, uno Tsunoda più matura (si inventa altre parolacce) e un Ricciardo che funziona a Gp alterni.
Voto 5,5
-Aston Martin: il team di papà Stroll sarebbe a tutti gli effetti un costruttore, con retrotreno e PU Mercedes si è messa subito dietro i top team, ma il click prestazionale in più non arriva. Quest’anno Lance qualche punticino in più lo porta, Alonso sempre un leone, rinnova con la verdona dimostrando fiducia nel progetto.
Voto 6
-Mercedes: il team di Brackley ha iniziato il campionato stravolgendo finalmente il concetto zero pods, e inizia a dare i suoi frutti. Dopo un inizio di stagione un po’ zoppicante, adesso la W15 è uno dei punti di riferimento della griglia, sia tecnicamente che umanamente, visto lo staff altamente qualificato. 3 vittorie quest’anno, unico neo la squalifica di Russell a Spa dopo un Gp splendido.
Ancora un punto interrogativo il secondo pilota per il prossimo anno (Antonelli al 90%).
Voto 7

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