GP Messico: analisi top 10


Durante il GP di Città del Messico, la SF24 si è affermata come la monoposto da battere.

Sainz ha capitalizzato la fantastica pole position ottenuta il sabato, conquistando la vittoria e riprendendosi con determinazione la prima posizione, superando Verstappen che lo aveva sopravanzato alla partenza.

Sainz 1:21.082

Lo spagnolo ha evidenziato quanto di buono fatto con gli aggiornamenti di Monza, essendo il più veloce sul passo gara (specie con gomma media) ed evidenziando la stabilità della macchina.

Norris 1:21.129

Norris, che ha terminato al secondo posto, è stato di poco più lento di Carlos, pagando sicuramente la lotta con Max durante la prima parte di gara, ma riprendendosi un pochino al passaggio sulla gomma Hard, recuperando su Leclerc.

Leclerc 1:21.239

Il monegasco durante le libere aveva dimostrato un ottimo passo, ma la prima parte di gara alla rincorsa di Sainz e in aria sporca, hanno causato un surriscaldamento con conseguente lift & coast che hanno fatto perdere tempo al pilota nr 16, ritrovandosi dopo la sosta a dover lottare con Norris e i doppiati.
Alla fine con un errore all’ultima curva ha dovuto cede la posizione all’inglese della Mclaren.

Hamilton 1:21.701-Russell 1:21.762

Le Mercedes questo weekend erano nella terra di nessuno: troppo lente per il podio, ma abbastanza rapide da non farsi impensierire dagli inseguitori; le uniche battaglie sono state proprio tra i piloti delle frecce d’argento.

Verstappen 1:21.680

Il campione olandese limita i danni dopo la penalità (giusta) inflittagli durante la lotta con Norris, ma è ormai evidente che in Red Bull hanno smarrito la strada da seguire, con una RB20 che è solo una lontana parente della RB19 che faceva tanta paura.

Magnussen 1:21.975-Hulkenberg 1:22.321

Le Haas sono la rivelazione dell’ultima parte di stagione: doppi punti per il team statunitense, e sesta posizione nel costruttori contro una Racing bulls che arranca. Gli ultimi up grande Haas hanno messo in condizione Kevin e Nico di esprimere il loro massimo potenziale.

Piastri 1:21.969

L’australiano fa quel che può dopo la brutta qualifica messicana, allunga il più possibile nel primo stint con la media per poi montare la gomma hard, arrivando ad arpionare l’ottava posizione.

Gasly 1:22.546

Il francese fa quel che può con un Alpine troppo incostante e relegata a ruolo di penultima forza. Pierre arriva in zona punti e riesce a fare la differenza con il compagno di squadra (13°).

Commenti

Post popolari in questo blog

Pronti i primi sviluppi per la SF-24

Fia chiede chiarimenti