McLaren lascia Silverstone piena di rimpianti
McLaren ha nuovamente sprecato una concreta possibilità di vincere un Gran Premio, evidenziando una serie di errori critici nel corso della gara. Analizziamo più da vicino le principali criticità del team diretto da Andrea Stella.
Dopo un inizio gara in cui hanno inseguito il duo Mercedes e la Red Bull di Max Verstappen, il team di Woking ha mostrato un ritmo impressionante intorno al 20º giro, quando la pioggia ha iniziato a bagnare la pista. Entrambi i piloti hanno preso la testa della corsa al 21º giro e hanno iniziato a dimostrare di avere il miglior passo gara del lotto.
Errore numero 1: Al 27º giro, tutti si sono fermati per montare le gomme intermedie. Mentre la Mercedes ha optato per il doppio pit stop, McLaren ha deciso di fermare solo Lando Norris, lasciando in pista Oscar Piastri. Questo ha causato a Piastri una perdita di tempo significativa, passando dalla seconda alla sesta posizione dopo il pit stop. Nel secondo stint, Piastri ha dovuto affrontare il traffico creato dalla Ferrari di Carlos Sainz.
Errore numero 2: Al 38º giro, McLaren ha fatto fermare per primo Oscar Piastri, montando gomme gialle nella speranza di effettuare l'undercut su Carlos Sainz. Forse avrebbero dovuto concentrarsi di più sulla protezione della leadership di Norris, considerando che i loro diretti rivali si stavano fermando proprio in quel giro.
Al giro 39, è stato il turno di Lando Norris per il pit stop. Durante la sosta, l'inglese ha commesso un leggero errore bloccando le ruote nell'area di pit stop, il che ha costretto i suoi meccanici a spostarsi e ha causato una perdita di tempo di circa 2 secondi. Un altro errore strategico è stato montare gomme rosse invece di gialle, poiché le prime hanno mostrato segni di degrado verso la fine della gara, permettendo a Max Verstappen di superarlo. La gomma gialla montata sulla vettura di Oscar Piastri, invece, ha dato risultati migliori.
Un'altra grande occasione sprecata dal team papaya, che da dopo Miami dimostra di essere la vettura più forte in pista, il team che sa aggiornare meglio il pacchetto, ma che ancora una volta non sa ottimizzare il risultato in pista.
Commenti
Posta un commento