Nuove PU ibride Indycar


Sei team Indycar hanno testato in pista per la prima volta le nuove unità ibride che prenderanno il posto dei motori aspirati, subito dopo la 500 miglia di Indianapolis.
Nello specifico, i team coinvolti nel test sul Road course sono stati AJ Foyt Racing, Dale Coyne Racing, Ed Carpenter Racing, Juncos Hollinger Racing, Meyer Shank Racing, Rahal Letterman Lanigan Racing.
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche delle nuove PU, saranno motori V 6 da 2.2 litri twin-turbo Hybrid.
Il Push to Pass diventerà un boost di energia elettrica e la gestione delle batterie sarà fondamentale a questo riguardo.
Il sistema di ricarica delle batterie sarà di tre tipi: automatic regen, breaking regen, throttle regen manual, e "i team giocheranno molto di strategia sulle diverse tipologie di rigenerazione" ha affermato Rahal.
Il pilota del RLL Racing continua spiegando come cambierà la gestione della macchina:
"in qualifica avremo macchine più veloci, ma si dovrà gestire la ricarica e l'uso dell'energia elettrica durante la gara, limitando la prestazione; e ad ogni frenata cercheremo di ricaricare al massimo l' Energy Storage System".
In più bisognerà prestare attenzione alle fasi di frenata, in quanto, in base a quanta energia il sistema ha recuperato o deve recuperare, può risultare più o meno difficoltoso fermare la macchina.
Altra chicca, con le nuove PU ibride (sviluppate dagli attuali fornitori Honda e Chevrolet) sarà possibile avvisare il motore senza bisogno di uno starter esterno.
I test sul circuito interno di Indianapolis si sono svolti senza particolari intoppi, percorrendo oltre 400 giri combinati fra i sei piloti in pista, nello specifico: Veekay, Blomqvist (Meyer Shank), Grosjean (Juncos), Harvey (Dale Coyne), Rahal (RLL), Sting Ray Robb (AJ Foyt).
Resta il dubbio sulla fattibilità e correttezza dell'introduzione delle PU ibride a stagione in corso, fatto che potrebbe cambiare i valori in pista, falsando i risultati.
Restiamo alla finestra in attesa di novità.

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