Briefing Motorsport: la dieta dei piloti F1
La dieta dei piloti di F1 è progettata per fornire energia e resistenza senza appesantirli, data la richiesta fisica intensa e i requisiti di peso strettamente monitorati. Durante ogni gara, i piloti possono perdere fino a 3 kg di massa corporea, quindi l’alimentazione e l’idratazione diventano fondamentali per mantenere la glicemia costante e favorire una digestione rapida.
I pasti sono ricchi di carboidrati a lento rilascio, come pasta e riso integrale, accompagnati da verdure e soia, per sostenere energia durante la gara. Bevande come tè verde o caffè possono completare i pasti, e dopo le gare i piloti reintegrano liquidi e zuccheri con snack leggeri e bevande specifiche.
Le proteine sono essenziali per il recupero muscolare e provengono da fonti magre (come carni bianche) o, in caso di diete vegetariane, da legumi. Frutta e verdura sono consumate in abbondanza per mantenere idratazione e livelli di sali minerali, essenziali per contrastare l’intensa sudorazione dovuta alle temperature elevate nell’abitacolo, che arrivano anche a 40°C.
L’idratazione è continua, con borracce termiche da 1,5 litri a bordo, contenenti acqua e sali. La routine alimentare è rigorosa anche per quanto riguarda gli orari: i piloti consumano cinque pasti programmati, come il pranzo, previsto 90 minuti prima della gara. L’introduzione delle Sprint Race ha aggiunto un ulteriore livello di attenzione, dato il doppio impegno nel weekend, richiedendo un piano nutrizionale adattato a due sessioni intense.
Anche se in parte simile, la dieta dei piloti WEC differisce specie durante le gare di durata molto più lunga rispetto alla F1. La settimana prossima vedremo l’alimentazione di un pilota endurance.
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