Telemetrie Sprint Qualifying Qatar
Dopo una sessione di libere promettente, le Sprint Qualifying hanno riportato la Ferrari alla dura realtà: Sainz e Leclerc si sono dovuti accontentare rispettivamente del 4° e 5° posto. Davanti a loro, oltre alle due McLaren – Norris in pole e Piastri 3° – brilla un Russell impeccabile, che porta la sua Mercedes in 2° posizione.
Ma la telemetria cosa racconta? Era possibile strappare la pole?
La risposta, purtroppo, è no. Le temperature più basse hanno messo in crisi la SF24, rendendo complicato portare gli pneumatici nella finestra ottimale. Lo stesso Leclerc ha evidenziato come il comportamento della monoposto sia cambiato drasticamente tra le FP e le Sprint Qualifying, con problemi di sottosterzo che hanno condizionato la sua prestazione.
Sainz, Leclerc e Norris: un confronto in telemetria
In T1, il ritardo di Charles è minimo, ma in T6 (indicata in bianco) arriva un evidente errore che gli costa oltre un decimo. La situazione si complica ulteriormente in T10 (in rosso), dove un’altra sbavatura, probabilmente sempre legata al sottosterzo, porta il distacco a circa 2 decimi e mezzo da Norris.
Nella sequenza di curve veloci (12-13-14), entrambi i ferraristi riescono a recuperare qualcosa, ma il vantaggio svanisce nella percorrenza di T15 e T16, dove la McLaren di Norris si dimostra decisamente più efficace.
Conclusione: obiettivo P3 sfumato
Anche senza gli errori di Leclerc, la pole non sarebbe stata alla portata della Ferrari. Tuttavia, con una prestazione pulita, il monegasco avrebbe potuto sfidare Piastri per la 3° posizione, guadagnando una posizione preziosa per la battaglia con la McLaren nel campionato costruttori.
Nel complesso, il giro di Sainz è stato più pulito rispetto a quello del compagno di squadra, ma neanche per lo spagnolo c’era margine per ottenere un risultato migliore.
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