GP del Brasile: Tsunoda merita due parole
In questi giorni, gli elogi per la guida di Max Verstappen durante il GP del Brasile si sono sprecati, ma c’è un pilota che merita di essere menzionato per il suo ottimo fine settimana di gara: Yuki Tsunoda.
Il pilota giapponese della Racing Bulls è stato autore di un’ottima qualifica, che gli ha permesso di partire dalla terza posizione, un risultato inedito per lui.
Allo start non ha deluso le aspettative: partenza pulita e terza posizione mantenuta. Nella prima parte di gara, Yuki ha dimostrato di meritare il podio, con un passo che, sebbene non fosse all’altezza di Norris e Russell davanti a lui, gli ha consentito di mantenere la sua posizione senza prendersi rischi.
Al giro 28, il muretto RB ha fatto rientrare entrambi i suoi piloti, tentando l’azzardo della Full Wet: se la gara fosse continuata in quelle condizioni, quella sarebbe stata la mossa vincente.
Peccato che, dopo qualche giro, la gara sia stata neutralizzata con la bandiera rossa, favorendo di fatto chi non aveva ancora effettuato il pit.
Anche dopo la ripartenza, però, Tsunoda ha mantenuto un buon passo, mantenendo l’ottava posizione, davanti al suo compagno di squadra, garantendo così un doppio arrivo a punti per il team di Faenza.
Parlando di numeri, il passo gara più rapido è stato quello di Max Verstappen (1:23.756), inarrivabile per tutti, mentre il tempo di Tsunoda è stato di 7 decimi più lento (1:24.459).
Tenendo conto dei giri su Full Wet, dei limiti tecnici della vettura italiana e delle condizioni meteo precarie, Tsunoda ha sicuramente dimostrato di aver fatto un passo importante nella sua carriera di pilota, sperando che questo sia solo uno dei tanti progressi nel corso della sua carriera.
In conclusione, Red Bull pare aver concesso al giapponese dei test sulla RB20 a fine stagione, ma ciò non deve trarre in inganno: il futuro di Yuki potrebbe essere lontano da Red Bull.
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